Nel Libro degli Emblemi (Emblematum liber, 1531), Alciato inaugura il connubio tra parole e immagini, oggi così pervasivo, in forza di ‘geroglifici’ in cui ascolti l’immagine e vedi la parola.
Il fine, non solo di piacere estetico, è trasfondere nel cuore-mente un patrimonio etico e filosofico.
L’arte di Scapini è uno strumento per la fioritura personale e collettiva perseguita dallo stesso Alciato.
Osserviamo/ascoltiamo, per esempio, la rilettura pittorica di Scapini dell’Emblema 42, “Custodiendas virgines” (“Occorre proteggere le vergini”).
La verginità in questione non è, ovviamente, quella letterale lodata dal credo cattolico, ma quella spirituale della ‘Sofia’ per eccellenza, ossia Pallade Atena, la giovane dea Atena, patrona della sapienza, della creatività e dello spirito eroico.
Alciato e Scapini illuminano l’urgenza di vigilare e proteggere l’integrità e la purezza interiore: tesoro nascosto custodito dal dragone-genio protettore.
Un memorandum per rifuggire la corruzione, la spinta verso il basso della stoltezza pietrificante.
In quest’opera, la potenza del femminino, anche erotico, irrompe in tutto il suo fulgore stellare.
È una cura.
Per la creatività avanzata.
Che la Luce sia con voi,
Gianluca Magi
p.s.: con questo post vi saluto: mi disconnetto dalla rete telematica per un po’: rimaniamo connessi su altre frequenze (più sottili).
Prossimi appuntamenti:
★ Incognita 1 NOV.: MENTE Sciamanica. Nel regno dei sogni dimenticati
★ Cagliari 2 DIC.: Gianluca Magi: Gioco dell’Eroe. Il tesoro nascosto