Archivio per febbraio 2012
Divertissement nell’antro del Magio
Published 29 febbraio 2012 Altro mondo , Franco Battiato , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Immaginazione , Inneres Auge , Occhio interiore , Sciamanesimo , Transpersonale Leave a CommentHa coraggio solo chi…
Published 27 febbraio 2012 Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe Leave a CommentTag:coraggio, paura
Per chi vuole tenere o avere tutto sotto controllo…
Published 26 febbraio 2012 Alchimia , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe 1 CommentTag:avere tutto sotto controllo, fallire, insicurezza, sicurezza, tenere tutto sotto controllo, timore di fallire
Ciò che vedi a occhi chiusi è ciò che conta veramente
Published 24 febbraio 2012 Alchimia , Altro mondo , Angelo , Arte visionaria , Esoterismo , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Immaginazione , Occhio interiore , Sciamanesimo , Visualizzazione 1 CommentIl potere dei condizionamenti
Published 23 febbraio 2012 Arte visionaria , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Gurdjieff , Il dito e la luna , Sufismo Leave a Comment
Una storia sufi (tremenda) che amava narrare il buon Gurdjieff ai suoi allievi
[in: Gianluca Magi, Il dito e la luna, pp. 95-96]
Buona lettura!
ilMagio
C’era una volta, non tanto tempo fa, uno stregone che possedeva un gregge di pecore. Poiché era molto avido non aveva pastori che si occupassero degli ovini. Così, per evitare che si perdessero ogni volta che pascolavano sui monti, ipnotizzò l’intero gregge. A ogni pecora inculcò una convinzione diversa dalle altre.
A una pecora disse:
«Tu non sei una pecora, ma un leone dalla folta criniera dorata!».
A un’altra disse:
«Tu non sei una pecora, ma un’aquila dalle ali e dal becco potenti, che può spiccare il volo nell’alto del cielo!»
A un’altra ancora disse:
«Tu non sei una pecora, ma un uomo! Così non temere di essere macellata al pari delle altre. Loro sono pecore, ma tu no! Torna quindi serenamente all’ovile dopo il pascolo».
E così via per tutte le pecore del gregge.
Da quel giorno, lo stregone poté rimanere tranquillo, in quanto tutte le pecore cominciarono a comportarsi secondo il messaggio ipnotico che aveva inculcato loro.
Poiché lo stregone era molto ghiotto della loro carne, ogni giorno poteva scannare una pecora in tutta tranquillità. Le pecore non erano più impaurite come un tempo quando una di loro veniva sacrificata e non rabbrividivano più di paura all’idea che l’indomani fosse il loro turno. Non si chiedevano più quanto tempo restava loro da vivere. Non fuggivano più dal gregge per evitare il macello. Ora, invece, credendosi chi un’aquila, chi un leone, chi un uomo, volgevano uno sguardo spensierato verso il mattatoio, pensando che quella era la fine di tutte le pecore.
Da quel giorno in poi, il gregge attese tranquillamente la macellazione.
Stati di gioia
Published 22 febbraio 2012 Esoterismo , Franco Battiato , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Immaginazione Leave a CommentTag:Gioia
Tecniche di apprendimento
Published 19 febbraio 2012 Esoterismo , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Gurdjieff , Immaginazione , Meditazione , Saggezza Leave a CommentTag:Gabriel Mandel, Il dito e la luna, Samuele Bersani
Da un po’ di tempo gli insegnamenti del maestro [1] erano seguiti da molti allievi. Ma, tra loro, ce n’era uno particolare: un vecchio brontolone, sempre di cattivo umore, che non smetteva mai di criticare ciò che veniva insegnato.
«Questo maestro non è che un ciarlatano!», sbottava insofferente, «I suoi metodi non hanno la minima base scientifica! Più che un maestro mi pare uno stregone!».
Gli allievi male sopportavano quella presenza fastidiosa. Mentre il maestro sembrava non preoccuparsene.
Un giorno, il vecchio brontolone non si fece più vedere alle lezioni. Tutti gli allievi si sentirono immediatamente sollevati da quella assenza.
«Finalmente, il vecchio rompiscatole se ne andato!», ripetevano tra loro contenti. «D’ora in poi le lezioni saranno sicuramente più tranquille e produttive senza quel brontolone!».
Ma, con grande stupore, vennero a sapere che il maestro si recò a casa del vecchio pregandolo di tornare a frequentare le lezioni. Ma furono ancora più stupiti quando seppero che il vecchio accettò di assistere alle lezioni solo dietro lauto compenso da parte del maestro.
Il malcontento si diffuse tra gli allievi che non riuscivano a capacitarsi del fatto che il loro maestro ricompensasse qualcuno che, oltre a non aver appreso nulla, lo criticava sempre aspramente.
«In realtà», fu la risposta del maestro a tale malcontento, «io lo pago non per seguire le mie lezioni, ma affinché lui continui a dare le sue lezioni!».
«Come?», insistettero gli allievi sconcertati, «Ma se lui non fa altro che criticare le cose che dici!».
«Appunto!», commentò il maestro, «Senza questo vecchio vicino a voi, fareste molta fatica a comprendere che cosa sono l’impazienza, l’intolleranza, la rabbia e la mancanza di compassione. Lui, invece, ci fa da esempio vivente! Mostra come tali sentimenti possano rendere la vita di una comunità un inferno! In questo modo l’apprendimento è più rapido. Voi mi pagate per imparare a vivere in armonia e io ho assunto lui per aiutarmi a insegnarvelo adottando il cammino opposto!».
[1] Si tratta del maestro di origine greco-armena, Georges Ivanovitch Gurdjeff (1877-1949), una delle personalità esoteriche più intriganti del secolo scorso. I suoi insegnamenti, che riprendono anche il pensiero sufi adattandolo alla mentalità occidentale, incoraggiano l’uomo a intraprendere un cammino evolutivo.
Saggezza
Published 18 febbraio 2012 Alejandro Jodorowsky , Arte visionaria , Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Immaginazione , La Via dell'Umorismo , Saggezza Leave a CommentTag:burla, burlone
Piccolo dodecalogo del falso altruista
Published 1 febbraio 2012 Gianluca Magi , Gioco dell'Eroe , Immaginazione Leave a CommentTag:altruismo, falso altruismo
1. Far del bene per vanagloria.
2. Controllare (come dei Savonarola) la condotta morale altrui.
3. Aderire ad una associazione umanitaria per poter dire di
esserne membro.
4. Sacrificare il benessere della società per quello dei propri figli.
5. Amare i propri figli per appagare il proprio Io.
6. Trattenere gli altri dal sperimentare le conseguenze delle
proprie azioni.
7. Impedire che gli altri si perfezionino attraverso il dolore,
quando questo è necessario.
8. Appoggiare una istituzione o una religione in cui non si crede.
9. Massacrarsi di lavoro per l’appagamento o il piacere altrui.
10. Rinunciare a se stessi diventando una zavorra per gli altri.
11. Soffocare gli altri per una forma di santità egoistica.
12. Venerare dio come un atto di propaganda sociale.