La parola ‘gioco’ è anche un invito a ridere di noi stessi e a rendere anche la pratica del Gioco dell’Eroe qualcosa di divertente e rilassato.
I Greci dicevano che la meraviglia è l’inizio della conoscenza e se smetti di meravigliarti corri il rischio di smettere di conoscere.
Nell’albero genealogico delle parole, che non è meno aggrovigliato di quello degli esseri umani, il trisavolo della parola ‘meraviglia’ è l’indoeuropeo smirari, “guardare con un sorriso”, da cui discende ‘il nipotino inglese’ smile.
Per dire, che chi non si meraviglia alla vita è un tipo triste.
Il meraviglioso non è ‘meraviglioso’ in sé, ma lo è nel suo rapporto con la realtà.
Chi sa ridere di se stessi gli altri lo considerano spesso un debole, ma gli altri non vedono invece la saggezza che hanno di fronte.